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Una coppa di gelato al posto del pranzo? Si può

Fresco, colorato, goloso ma innocuo? Parliamo del gelato, fra gli alimenti più consumati nel periodo caldo dai “bambini di tutte le età”. Grazie ad una straordinaria tradizione artigianale tutta italiana, le gelaterie sono botteghe di gusto in grado non solo di rinnovarsi ogni anno, ma anche di proporre prodotti di alta qualità e ricerca.

Proprio per le sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali, il gelato artigianale va considerato come un cibo alla stregua di quanto preparato per pranzi e cene e deve fare i conti con calorie e valori nutrizionali esattamente come tutto ciò che ingeriamo, anche se il suo aspetto ci sembra così “leggero”.

E allora, d’estate, come comportarci, nutrizionalmente parlando, nei confronti dei gelati?

Abbiamo chiesto qualche consiglio alla dottoressa Monica Binello, biologa nutrizionista. «Il gelato è un gran bell’alimento se prodotto con ingredienti genuini e di altissima qualità – risponde – tanto da poter diventare un validissimo sostituto del pasto, pranzo o cena che sia».

Una buona notizia per chi mangia fuori casa, ad esempio, e ha poco tempo da dedicare al pranzo o alla cena ma allo stesso tempo ha voglia di concedersi una pausa golosa.

«Come pasto sostitutivo consiglio un gelato alle creme – prosegue la dottoressa Binello – perché è un alimento completo in quanto contiene la maggior parte dei principi nutrizionali sufficienti per le esigenze dell’organismo, come zuccheri, proteine e lipidi, nonché vitamine e sali minerali.

Se ne mangia un po’meno rispetto al gelato alla frutta per poter rimanere nel giusto introito calorico, ma con il gelato a base di uova e latte si apporta una quantità e una qualità di nutrienti migliore.

Se poi si scelgono quelli ai gusti di nocciola, pistacchio e mandorla si può sfruttare il beneficio dei nutrienti della frutta secca tra cui i riconosciuti grassi “buoni” omega 3. I gelati alla frutta che spesso si ritengono più “leggeri”, nel loro complesso sono incompleti perché contengono prevalentemente zuccheri che provocano picchi glicemici con azione favorente il deposito di grasso.»

Quanto mangiarne al posto di un pasto?

«Indicativamente vanno bene i formati “medi” e “grandi” abbastanza simili in ogni gelateria artigianale.

Corrispondono a circa 500-600 calorie, l’equivalente di un pasto corretto per una persona di medio peso». L’importante è non farci l’abitudine. «Va bene il gelato come sostituto di un pasto, ma al massimo per 2 volte a settimana, non di più, perché altrimenti priviamo il nostro organismo di quelle importanti sostanze presenti in altri alimenti indispensabili come verdura, carne, pesce e pasta».

Sostituto, dunque, e non semplice e innocuo fine pasto. «Considerando il suo potere calorico sarebbe da evitare a fine pasto – mette in guardia la nutrizionista –ma se proprio vogliamo concedercelo, che sia in ridotte quantità, non più di una pallina.

Una coppa di gelato a fine pasto significa, sul piano calorico, raddoppiare la quantità di energia necessaria per soddisfare le richieste energetiche senza eccedere».

«Per le persone anziane con difficoltà di masticazione e deglutizione il gelato rappresenta un ottimo alimento da cui ricavare nutrienti per loro importanti come le proteine del latte e il calcio mentre per i bambini e i ragazzi in crescita il gelato può essere una valida merenda, specialmente dopo essere stati impegnati in attività sportive. Il gelato si può mangiare dall’anno di vita in poi, ma sono sconsigliati i gelati di produzione industriale ricchi di addensanti, conservanti e grassi vegetali oltre alla presenza sproporzionata di zuccheri».

Una citazione a parte lo merita il gelato fatto in casa. «E’ il più sano di tutti perché non contiene conservanti né addensanti né grassi aggiunti – sottolinea la dottoressa Binello – inoltre viene consumato subito, quindi mantiene quasi inalterate le proprietà benefiche dei suoi ingredienti».

Fonte – La Nuova Provincia, Salute & Benessere