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Trattamento dell’insonnia
Trattamento dell’insonnia

Ogni tipo di insonnia deriva da un meccanismo specifico e individuale spesso mediato da circuiti neuro-ormonali che possono dipendere da ciò che si mangia.

L’insonnia iniziale è quella tipica della prima fase del sonno ed è legata ad una incapacità al rilassamento muscolare pertanto sarà opportuno favorire nel pasto serale il consumo di alimenti sedativi come la pasta che contiene triptofano, aminoacido da cui sono prodotte la Serotonina e la Melatonina regolatrici del ritmo sonno-veglia. Per lo stesso motivo, soprattutto nelle persone anziane, potrà essere utile il consumo di latte.

La presenza nel pasto serale di patate, mele, banane, pomodori, zucchini e fagiolini fornirà invece potassio come aiuto al rilassamento muscolare.

L’ insonnia mediana è quella caratterizzata da risvegli dopo 1 o 2 ore dall’inizio del sonno con senso di sete e bocca asciutta ed è associabile ad una difficoltà epato-biliare. In questo caso può esser utile un moderato stimolo del fegato nel pasto serale con il consumo di verdure soffritte con olio extravergine, aglio (che ha inoltre spiccate proprietà sedative) e peperoncino, fornendo l’acqua di vegetazione e gli zuccheri della frutta fresca per aiutare il lavoro di detossificazione epatica e il drenaggio renale delle scorie.

Il rallentamento del fegato infatti crea cataboliti tossici che superano la barriera emato-encefalica provocando ansia e irritabilità peggiorati inoltre dall’attivazione della tiroide che si verifica nel tentativo di velocizzare l’eliminazione delle tossine. (altro…)

Trattamento dell’acne
Trattamento dell’acne

Nel periodo dello sviluppo maschile e femminile anche la cute subisce importanti modificazioni, in gran parte pilotate dall’azione degli ormoni sessuali su ghiandole sebacee e ghiandole sudoripare.

L’eccessiva secrezione sebacea e l’accentuata cheratinizzazione del canale sebaceo sono alla base del problema e sono correlate agli ormoni androgeni come il testosterone, prodotti da ovaie, testicoli e ghiandole surrenali.

Indispensabile sarà quindi il contributo nutrizionale dato da quegli alimenti che aumentano i livelli di una proteina che lega gli ormoni sessuali androgeni (globulina SHBG), in modo da ridurne le quantità circolanti libere ritardandone la penetrazione nei tessuti.

Tra questi alimenti ci sono quelli che aumentano indirettamente la SHBG stimolando l’attività della tiroide come il pesce, la rucola, le fragole e le pesche e quelli che lo fanno direttamente fornendo estrogeni come salvia, rosmarino, basilico, lattuga, olive, cavolfiori e legumi.

Fattori che favoriscono l’acne giovanile sono anche la stitichezza (che impedisce l’eliminazione delle tossine che si accumulano a livello cutaneo) e lo stress (perché gli stress emotivi possono aumentare la produzione degli ormoni androgeni). (altro…)

Fasi della vita
Fasi della vita

La nutrizione nei primi mesi di vita dei bimbi è assicurata dall’allattamento al seno materno o, quando questo non sia possibile, dal latte artificiale.

Nel primo anno sono importanti i passi verso lo svezzamento che solitamente è seguito da vicino dal pediatra mentre, negli anni successivi, quando i bambini raggiungono l’indipendenza nel nutrirsi e cominciano a voler fare scelte autonome, sono i genitori ad avere l’importante compito di impostare abitudini alimentari corrette che i figli si porteranno dietro per tutta la vita. Può diventare utile a questo punto un aiuto di un esperto in nutrizione per indirizzarli verso il giusto metodo, considerando che negli ultimi anni, a causa della frenesia del sistema in cui viviamo, sono andati persi i criteri di un’alimentazione sana e bilanciata e spesso i genitori sono assillati dal pensiero di quanto il bambino cresca più che dal fatto che cresca bene.

Ai bambini si consigliano 5 pasti al giorno distribuiti fra colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena in modo da sostenere le richieste energetiche della scuola e dell’attività fisica che deve rientrare obbligatoriamente nella loro vita quotidiana.

La dieta più adatta è quella che prevede il giusto apporto di tutti i nutrienti: carboidrati (forniti principalmente da pasta, riso, patate, pane), grassi (forniti principalmente da olio, burro, grassi alimentari di carne, uova e pesce), proteine (fornite principalmente da carne, pesce, uova, latte e formaggi), sali minerali e vitamine (forniti principalmente da verdura e frutta). (altro…)

Alimentazione per la menopausa
Alimentazione per la menopausa

La menopausa è una fase che per la donna comporta molteplici cambiamenti.

Con il cambio ormonale menopausale il dinamismo secretivo viene meno e la donna deve affrontare una nuova situazione di staticità: vi è lentezza metabolica che si ripercuote anche sulla forma fisica con conseguente aumento di peso.

Si verificano modificazioni dell’umore anch’esse accompagnate a modificazioni biochimiche, ma con l’alimentazione si può incidere su queste per avere un miglioramento degli stati d’animo. Ad esempio il pensiero ossessivo può essere parzialmente controllato regolarizzando la glicemia, la rabbia può essere contenuta riducendo il riassorbimento di acqua e sali a livello renale, l’irritabilità può essere migliorata facilitando l’escrezione biliare.

Inoltre lo stato di iperandrogenismo relativo, in cui si trova la donna in menopausa, facilita la ritenzione di acqua e sali minerali e quindi l’innalzamento pressorio. Alimenti che devono essere sconsigliati sono quelli che tra tutti stimolano la funzione surrenalica e peggiorano l’iperandrogenismo: carni tipo agnello e coniglio, formaggi stagionati, uova (specialmente sode), alimenti ricchi di ferro e vitamina C, solanacee, funghi e alimenti che sovraccaricano la funzione renale come spinaci e bieta e carni rosse. (altro…)

Il potere terapeutico del limone
Il potere terapeutico del limone

Infezioni, gastralgie, nausea gravidica, transito intestinale, oligospermia

Sono tante le straordinarie proprietà medicamentose e nutrizionali del limone, alcune delle quali erano conosciute fin dai tempi più antichi, mentre altre sono state riscoperte alla luce delle moderne conoscenze scientifiche. Tali proprietà dipendono dal contenuto di molte vitamine e sali minerali.
Il componente più noto di questo frutto è sicuramente la vitamina C, di cui sono universalmente note le importanti proprietà, ma notevole è anche la percentuale di acqua e di acido citrico.
Oltre alla vitamina C il limone contiene anche la vitamina B1 utile per il sistema nervoso, la vitamina B2 efficace per la crescita oltre che per l’attività delle cellule nervose e, la vitamina PP anch’essa indispensabile al sistema nervoso e all’apparato digerente.
Tra i sali minerali importante è il contenuto di potassio, calcio e fosforo, importanti per la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la matrice ossea.
Contrariamente alla maggior parte dei frutti che a causa della ricchezza in glucidi sono vietati ai soggetti diabetici, il limone ha proprietà utili nel trattamento del diabete poiché presenta un ridotto contenuto di zuccheri, tanto da renderlo il frutto meno calorico in assoluto (11 calorie ogni 100 g di parte edibile).

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